Un sogno realizzato
pubblicato da Giulia venerdì, Settembre 23, 2005 11:43Aggiunto alla categoria Sono fatti miei
Entrare nel bar dove faccio colazione la mattina e sentirmi domandare dal barista: “Il solito?”
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Commenti e ping chiusi.
Medo says:
Settembre 23rd, 2005 at 1:26
Ehehe, ti senti a casa così. anzi, di più.
vis says:
Settembre 23rd, 2005 at 3:04
Fantastico Giulia! una delle poche soddisfazioni per cui valga ancora la pena alzarsi presto la mattina.
Io sto attraversando la fase della sperimentazione, tutti i giorni un bar diverso, vorrei recensire briosches
rocks says:
Settembre 23rd, 2005 at 3:05
tu cosa hai risposto?
“..E fammelo doppio.”
Todomodo says:
Settembre 23rd, 2005 at 3:35
E’ vero, a me però lo fa l’edicolante (che ricorda persino quando non prendo Repubblica ma Corriere). Peccato solo che mi faccia fare brutte figure con le mie colleghe…
nimesse says:
Settembre 23rd, 2005 at 3:52
beh il sogno nel cassetto di chiunque direi …
Emanuela says:
Settembre 23rd, 2005 at 3:58
Quasi uguale a un mio post, sarà tipico dei trapiantati a Roma?:-D
Andrea says:
Settembre 23rd, 2005 at 5:16
La profezia di McLuhan si è avverata. Siamo davvero in un villaggio globale. Vado sul blog di giambojet che mi ha citato in un divertente post e trovo un altro post dedicato a te. Poi scopro che sei la stessa Giulia che vedo ogni sera su Futura TV… Tutto ciò mi inquieta un po’ ma mi fa capire che scienze della comunicazione un fondo di utilità ce l’aveva pure
Superqueen says:
Settembre 23rd, 2005 at 6:10
Sono soddisfazioni! Una scena simile la vivo solitamente dal fumettaro e – credimi – ogni volta è come tornare a casa.
Angel says:
Settembre 23rd, 2005 at 8:07
Anche da me succede così. Anzi manco arrivo che mi hanno già preparato la focaccia
stefano says:
Settembre 24th, 2005 at 8:15
forte il tuo sito, davvero
ti segnalo anche il mio blog di comunicazione politica
http://www.comunicazionepolitica.splinder.com
un saluto
stefano
se ti va ti linko, ma per ragioni di educazione ti chiedo prima l’autorizzazione
Qwerty says:
Settembre 24th, 2005 at 10:58
A me lo fa il tabaccaio, solo che mi dà fastidio e allora ogni volta gli dico un numero diverso di pacchetti.
p.ette says:
Settembre 25th, 2005 at 7:33
e se poi, subito dopo “il solito?” aggiunge anche “ha la faccia stanca stamattina?”
Giulia says:
Settembre 25th, 2005 at 10:08
No, quello lo fa il salumaio, che mi vede appena sveglia, e poi di nuovo la sera quando torno ancora truccata. Sostiene che il lavoro mi fa bene, perché quando torno sto meglio di quando parto
prof. Bendandi says:
Settembre 25th, 2005 at 4:14
Si dice salumiere..
Non salumaio, deficiente.
loxo says:
Settembre 25th, 2005 at 5:56
dipende a che dialetto fai riferimento.
coglione!
Giulia says:
Settembre 25th, 2005 at 7:01
Si chiama ironia, maleducato
Noantri says:
Settembre 25th, 2005 at 9:32
Ecco, questo sì.
Questo te l’invidio davvero.
Sono due le cose che vorrei sentirmi dire prima di passare a miglior vita. Una è questa, l’altra è: “Esci fuori con le mani bene in vista”.
Sono giovane, magari ce la faccio.
[Ste]
husberg says:
Settembre 26th, 2005 at 10:26
la “mia” tabaccaia invece dopo quindic’anni ancora non si ricorda la mia marca…ho deciso che, se verrà il giorno in cui mi dirà “il solito” smetterò di fumare
husberg says:
Settembre 26th, 2005 at 10:30
sinceramente penso che se c’è ancora voglia di dare del deficiente a qualcuno sia tutta una questione d’invidia e frustrazione.
Giulia says:
Settembre 26th, 2005 at 11:33
Dipende. C’è gente che è deficiente per davvero. Poi ci sono i cafoni socialmente ipodotati, come quello del commento di cui sopra.
Non vale la pena spenderci molte parole, direi.
Todomodo says:
Settembre 26th, 2005 at 11:37
Ma non era per l’appunto al solito cafone socialmente ipodotato che si riferiva il barista?
p.ette says:
Settembre 26th, 2005 at 2:24
è proprio vero che l’ironia non si vende a fette. nemmeno dal salumaio. invece la maleducazione si trova un po’ ovunque. agratisse. (ciao giulia, il tuo blog è un bel posto) p.ette
Flavia says:
Settembre 26th, 2005 at 2:28
Non lo faranno mai. Cambio tutti i giorni.
seingalt says:
Settembre 26th, 2005 at 2:59
era nudo?
alice says:
Settembre 26th, 2005 at 4:43
è veramente bello avere dei piccoli rituali..la colazione al solito posto (con il piacere di diventare di casaè proprio uno di questi..i riti sono delle piccole coccole per l’anima!!
Complimenti Giulia, su Cosmopolitan hanno parlato dei Blog e sei citata anche tu..una presenza importante in rete..sono felice di leggerti tutti i giorni!
a.mika says:
Settembre 26th, 2005 at 5:06
anche io adoro andare “da filippo” sotto casa, prendere il solito cappuccio con cornetto, guardare fuori dalla grande vetrata e gustarmi il momento che preferisco della giornata, quando torino si mette in moto, quando la mia città prende vita
phoebe says:
Settembre 26th, 2005 at 5:37
Cornetto e cappuccio???
Giulia says:
Settembre 26th, 2005 at 5:56
Cornetto, cappuccio e bicchiere d’acqua.
Mi chiede solo quale cornetto voglio, al volo, mentre mi avvio alla cassa.
Considerato che quel bar è il più vicino alla fermata della metro dove scendo, ed è anche piuttosto frequentato, fa piacere che i baristi si ricordino che cosa prendo…
Del resto, anche la signora della pizzeria sotto casa, quando la chiamo per ordinare la pizza, riconosce la voce e mi fa “Patate e salsiccia?”
Daniele says:
Settembre 26th, 2005 at 9:55
E quanto tempo ci hai messo?!?!?!?!?!?!
larvotto says:
Settembre 26th, 2005 at 10:53
Io, in genere, a quel punto dico “No! Oggi prendo un cappuccino”.
larvotto says:
Settembre 26th, 2005 at 10:55
ps
PATATE E SALSICCIA????
Considerando che sei filiforme… qual’è il tuo segreto???
Giulia says:
Settembre 26th, 2005 at 11:33
Quasi quattro mesi, Daniele, con colazioni quasi quotidiane (agosto escluso).
Larvotto: metto maglie che coprano la trippa, ecco qual è. Altro che filiforme
Todomodo says:
Settembre 27th, 2005 at 9:57
Patate e salsiccia? Mai provato con il guanciale?
Stefano Hesse says:
Settembre 28th, 2005 at 7:40
A me l’unico che l’ha detto e’ il vigile urbano di quartiere