E il mio quadrisavolo aveva le antenne

pubblicato da Giulia mercoledì, Aprile 25, 2007 11:57
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In breve, questo è quello che ci è stato detto: 75 milioni di anni fa, c’era una confederazione di pianeti (la Terra era uno di questi) chiamata Confederazione Galattica che soffriva di sovrappopolamento. Il leader, Xenu, decise di risolvere il problema spedendo la gente nei vulcani della Terra, mettendo bombe H nei vulcani e facendoli saltare in aria. Gli spiriti risultanti furono raccolti e impacchettati insieme in grappoli di spiriti. Questi spiriti furono impiantati a forza con tutti i tipi di informazioni in forma di disegni di Dio, il Diavolo, e fatti ruotare velocemente per 36 giorni. Chiunque avesse cercato di risolvere tutto ciò da solo, diceva Hubbard, avrebbe finito per rimanere intrappolato in questi 36 giorni, non sarebbe stato più capace di dormire e probabilmente sarebbe morto di polmonite. Hubbard diceva di aver risolto da solo questo implant, che lui chiamava Incidente II, e perciò aveva reso disponibile all’umanità, per la prima volta dopo 75 milioni di anni, una via di uscita alla “trappola”.

Dalla testimonianza giurata di Monica Pignotti, ex membro di Scientology

Ovviamente non sono l’unica ad avere un problema con Scientology, e onestamente me ne fotto se John Travolta pensa che io sono una “persona soppressiva”. OK, sono circondata da gente che crede in un Dio nato da madre vergine: ma fra quella nascita miracolosa e oggi ci sono un paio di migliaia di anni, un codificatore (San Paolo Apostolo) e la possibilità della metafora. La nascita di un essere “speciale” che porta un messaggio simbolico all’umanità e per questo viene ucciso barbaramente è una costante di ogni credo religioso, e il cristianesimo, pur essendo una religione relativamente giovane, ha avuto tempo di decantare e arrivare alla trascendenza.

Qui stiamo parlando di un’organizzazione paramilitare basata su una serie di scadentissimi romanzi di fantascienza. Un po’ come se Douglas Adams avesse fondato una religione chiamata The Holy Church of 42 o Sanctified Division of the Ascended Dolphins, se non che almeno i libri di Adams sono meravigliosi, e invece L. Ron Hubbard come scrittore faceva pure pena.

Non mi servono i siti web per comprendere la pericolosità di un culto i cui adepti vengono incoraggiati a pagare cifre spropositate per avere l’illusione di ripulire la propria psiche dai traumi passati. La furbata è quella di agganciarsi a una necessità primaria dell’uomo: in questo caso, l’urgenza di ottenere risposte e praticare una forma di controllo sulla propria vita, in un mondo sempre più veloce e impietoso. Si inizia da Dianetics, una forma di pseudo-terapia psicologica, e si finisce reclutati in condizioni di semi-schiavitù, costrette ad abortire o a contrarre matrimoni precoci, sotto la minaccia dell’allontanamento dai propri cari. Allontanamento che spesso sono le persone stesse a cercare, sotto pressione: immaginate che qualcuno vi convinca che tutta la vostra famiglia sia posseduta dal demonio, e dobbiate allontanarvi per sopravvivere. Eccetto che in questo caso vi dicono che la vostra famiglia non crede nella storia degli umani vaporizzati, legati, shakerati e traumatizzati dal Cattivo Signore della Confederazione. Insomma, la vostra famiglia non crede che un romanzetto di merda sia la verità rivelata. Il Vangelo, almeno, ha autentica tensione narrativa.

Di questa colossale minchiata non c’è traccia nei siti ufficiali dell’organizzazione. La storiella dello shakeramento viene raccontata solo a chi ascende ai piani più alti, come premio per tutti gli anni sacrificati e i soldi spesi (ma le ricchezze materiali danno infelicità, eh! Lo dice Hubbard). Evidentemente non si aspettavano fughe di notizie, pentimenti o defezioni.

Dicevo, non mi servono i siti web: e non mi servono perché di gente incastrata da Scientology ne conosco. Li ho persi di vista anni fa, per cui non so se siano riusciti a liberarsi in tempo o siano stati risucchiati dalle sabbie mobili di un meccanismo che isola le persone fino a togliere loro ogni prospettiva sul mondo. Ma se conoscete qualcuno, chiunque, che abbia iniziato a fare Dianetics, raccontategli alla brutta – subito – la storia del frullato di umani.

Se ride, sapete cosa fare dopo.

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